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Angela Ongaro Art

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10 Ottobre 2021

Disegno a matita - come scegliere le matite di grafite

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Ti è sempre piaciuto fare schizzi e disegni, quando hai un attimo di tempo libero. Usi tutte le matite che hai in casa, che fossero grandi, piccole, a mozziconi o colorate. L’importante per te è tracciare su carta quei segni che tanto ti rilassano.

Ora però vorresti dedicare un po’ più di tempo al disegno, per migliorare quegli schizzi e ti chiedi se ci sia qualche matita migliore rispetto a quelle che hai usato finora.

Questo è probabile, perché spesso le matite che si usano normalmente non sono di altissima qualità (soprattutto se allegate alle riviste o comunque in omaggio): hanno il legno che si scheggia facilmente quando le si tempera e tracciano segni molto chiari.

In questo articolo ti racconto alcune delle caratteristiche principali delle matite che potresti usare per disegnare, in modo che tu possa scegliere più facilmente cosa acquistare e cosa utilizzare.

Ricordati solo che molte differenze di tratto, nel disegno, sono date sia dalla matita, sia dalla carta che si utilizza.

Il formato

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Esistono vari formati di matita:

  1. Matita con involucro di legno: la matita classica, molto comoda (soprattutto per principianti).
  2. Matita di grafite senza involucro di legno: matita composte di sola mina, possono risultare più comode dato che non vi è il legno da temperare, ma si può appuntire direttamente la mina.
  3. Matita di grafite acquarellabile: molto comoda per le grandi stesure (usata sia come matita – quindi da asciutta – sia come base acquerellabile) e i disegni espressivi.
  4. Matita porta-micromine: comodissima per i viaggi, dato che non necessita di temperini o taglierini per essere appuntita. Di contro, avendo il tratto molto regolare a causa dello spessore sottile e costante della mina, consente un’espressività un poco meno ampia degli altri formati.
  5. Matita porta-mine: ha la mina della stessa grandezza della matita classica, però non si deve temperare il legno dell’involucro, dato che non è presente. Comoda per i viaggi, consente un segno un po’ più espressivo rispetto alla micromina. L’impugnatura del portamina è solitamente in plastica e potrebbe non piacere a tutti.

La scelta di una rispetto ad un’altra va valutata in base alla comodità e all’utilizzo che ne farai. Se non ti piace come si impugna una matita porta-mina, non sarai abbastanza a tuo agio per concentrarti esclusivamente su quello che stai disegnando. La comodità prima di tutto, in questo caso: se preferisci un formato piuttosto di un altro, l’importante è che vada bene a te.

C’è anche da considerare per che cosa la vuoi utilizzare.

Se vuoi creare un disegno di una certa dimensione e vuoi creare delle stesure di grafite ampie in poco tempo, sarà meglio scegliere un formato di matita adatto. Oppure, nel caso in cui volessi utilizzare anche i pennelli per creare degli effetti diversi, l’ideale sarà utilizzare la grafite acquarellabile, dato che ti consente di realizzare tratti differenti con un unico strumento.

Le gradazioni

Le matite non sono tutte uguali nemmeno per la loro composizione.

Esiste infatti una scala di durezza delle matite di grafite, che varia leggermente a seconda della marca (alcune offrono una gamma leggermente più ampia).

La mina delle matite è composta da un impasto di argilla e grafite in polvere, che viene pressato nella forma voluta. A seconda dei cambiamenti di percentuale di questi due elementi, si ottengono le varie gradazioni.

Ci sono matite dure (le H o Hard), matite morbide (le B o Black) e matite medie (la F o Firm, e la HB o Hard Black).

- Le matite dure

Le H hanno una maggiore quantità di argilla, quindi risultano più chiare nel tracciare segni sulla carta e più dure, tanto da poter incidere il foglio o addirittura romperlo, se è troppo sottile. Di solito vengono preferite per il disegno tecnico.

Man mano che aumenta il numero accanto alla H, minore sarà la quantità di grafite contenuta, e quindi la mina sarà sempre più dura e chiara.

- Le matite morbide

Le B al contrario hanno una maggiore quantità di grafite, e il loro tratto è più scuro e la punta più morbida, tanto che bisogna stare attenti a temperarle perché alcune tendono a sbriciolarsi, man mano che la gradazione sale verso i numeri più alti. Sono quelle preferite per il disegno artistico, perché permettono un’espressività maggiore.

Attenzione perché se eserciti troppa pressione sul foglio con queste matite, potresti non riuscire più a cancellare del tutto la traccia di grafite (dipende anche dal tipo di carta che avrai usato, se “trattiene” le particelle di grafite di più rispetto ad altre carte).

- Le matite medie

A metà gradazione si trovano due matite con un altro nome: si tratta della F (Firm) e della HB (Hard Black).

Secondo me l’HB è ottima per i principianti e per il disegno in generale (soprattutto se lineare).

Se sei agli inizi e tendi a premere molto con la matita sul foglio, ti lascio un suggerimento: potresti preferire matite più chiare e dure, così, a furia di incidere fogli, inizierai ad alleggerire il tuo tratto; oppure potresti preferire matite più scure, in modo che, vedendo un tratto molto scuro senza bisogno di calcare, resti più leggero.

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Le differenze tra marche e serie

Ogni marca ha la sua formula per la creazione della mina delle matite. Quindi, pur rispettando abbastanza la gradazione, spesso una HB marca Faber-Castell non ha lo stesso grado di intensità di una HB marca Lyra.

Una stessa marca produce più prodotti di uno stesso tipo, che vengono suddivisi in serie.

Esistono serie adatte per le scuole primarie, oppure per un uso normale della matita (casa o ufficio), oppure per un uso professionale.

Fai quindi attenzione, perché le matite decisamente non sono tutte uguali!

La migliore, secondo me, è la serie 9000 della Faber-Castell (quella con l’involucro di legno color verde scuro, per intenderci).

Le marche principali

Ecco alcune delle marche principali, con prodotti adatti al disegno artistico:

  • Faber-Castell
  • Lyra
  • Winsor & Newton
  • Derwent
  • Caran d’Ache
  • Staedtler

Per i principianti consiglio di iniziare con le Faber-Castell serie 9000, trovo che siano le migliori, non troppo scure e non troppo morbide, in modo da imparare a gestire comodamente il chiaroscuro. Sono matite che vanno bene anche per un uso professionale, non solo per studenti.

Sono anche quelle che utilizzo io per i miei quadri.

Le confezioni

Tutti i formati vengono venduti in singoli pezzi, e qualche volta anche in confezioni da più pezzi.

Le matite con involucro di legno solitamente vengono vendute singole oppure in scatole, con un numero variabile di pezzi al loro interno.

Esistono anche selezioni curate apposta da artisti professionisti, che portano il loro nome. Questo vuol dire che, la maggior parte delle volte, l’artista ha selezionato alcune gradazioni di una certa serie che gli piace particolarmente per il suo lavoro e che l’azienda ha deciso di racchiudere in una scatola apposita. Altre volte invece, può essere che le matite stesse siano state studiate o modificate con la collaborazione di un artista professionista, affermato in un campo specifico (ad esempio, nel ritratto), per creare la migliore selezione possibile per un certo tipo di utilizzo (disegnare ritratti di persone).

Uno strumento utile: l’allungamatite

L’allungamatite è uno strumento fantastico, che consente di utilizzare la matita (con involucro di legno) praticamente fino alla fine.

Serve, come dice appunto il nome, ad allungare la matita, in modo da consentire una presa agevole anche quando la matita è ridotta a un terzo o addirittura a un paio di centimetri di lunghezza.

In questo modo si ottengono tanti mozziconi cortissimi di matite. Non sono carine?

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Una volta scelte e acquistate, inizia a provare le tue matite e a scoprire come si comportano mentre disegni.

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Angela Ongaro
Mi presento sono Angela Ongaro, artista e insegnante di disegno. Vivo immersa nei paesaggi montani della Valle Seriana, tra torrenti e sentieri e boschi e laghi. Qui ho imparato a conoscere il potere e la bellezza della natura. Un tesoro che appartiene a tutti noi e in cui tutti possiamo sentire di appartenere a qualcosa. Il nostro mondo. Con tutte le sue meraviglie.
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