Per disegnare animali realistici il primo scoglio da superare è sicuramente imparare a gestire le proporzioni dei corpi. Il secondo è come fare il chiaroscuro in modo che quel disegno lineare si trasformi in un animale che sembri davvero vivo.
Magia? No. Servono un po’ di tecnica, pazienza e una buona dosa di osservazione e costanza nell’esercitarsi fino a ottenere quel che vuoi.
Anzitutto, che cos’è il chiaroscuro?
Come dice la parola stessa, è composto da quell’insieme di luci e ombre che ci consentono di percepire la tridimensionalità di un animale.
Nel disegno a matita è reso usando il bianco della carta per le luci e lo scuro della matita per le ombre.
Individuare il chiaroscuro sul corpo degli animali può non essere sempre facile, perché hanno una varietà di colori e texture molto ampia che può confondere la vista. Pensiamo anche solo alle zebre, con le loro strisce alternate, oppure ai coloratissimi pappagalli o alle rosette sul mantello dei leopardi.
Tutti questi elementi rendono un poco più complicato individuare esattamente le ombre sull’animale.
Si deve fare attenzione a osservare la zebra o il leopardo nel suo insieme: in questo modo sarà più semplice individuare le zone di luce e ombra.
Un consiglio molto utile che ho ricevuto tempo fa, e che puoi utilizzare anche tu, è quello di socchiudere gli occhi mentre guardi il soggetto che vuoi ritrarre: in questo modo perderai di vista i dettagli, ma il chiaroscuro risulterà più evidente.
Dopo aver tracciato il tuo disegno lineare (o “di contorno” se preferisci) è il momento di passare al chiaroscuro.
La prima cosa da fare è osservare e individuare le zone di luce e ombra sul corpo dell’animale che vuoi ritrarre; poi le devi fermare sul tuo disegno, tracciando delle leggere linee di promemoria con la matita. Così non rischierai di dimenticarle nel momento in cui la tua concentrazione sarà presa dai dettagli.
Ti servirà fermarle su carta soprattutto nel caso in cui volessi disegnare un animale dal vero. Gli animali si muovono spesso, anche quando dormono: per fortuna però, tendono a ritornare spesso nelle stesse posizioni. Quindi il fatto di aver fermato le ombre di base sul tuo disegno ti sarà di grande aiuto per gestire luci e ombre nel loro insieme.
Io di solito inizio il chiaroscuro partendo dalle ombre più scure: in questo modo mantengo sempre il riferimento tra il punto di massimo chiaro (il bianco della carta) e il punto di massimo scuro del disegno (la matita più scura che arriverò ad utilizzare, se ne utilizzerò più di una).
Poi, una volta fissate le zone di massimo nero con la mia matita HB, passo a dedicarmi alle zone intermedie e ai chiari.
È un lavoro piuttosto lento e rilassante: pian piano, tratto dopo tratto il chiaroscuro si viene a creare. Così hai tutto il tempo di allontanarti un momento dal disegno e ricontrollarlo con occhi freschi, per vedere che le ombre corrispondano a quelle del soggetto.
In questo modo se ti accorgi di aver scurito troppo poco una determinata zona, ci vorrà solo un attimo per correggerla.
Vale anche al contrario: se hai scurito un po’ troppo un’area, la puoi schiarire, anche se non è altrettanto facile. Il rischio è di esercitare troppa pressione con la gomma e quindi rovinare la superficie della carta, che assumerà un aspetto “lucidato” o “ruvido” a seconda della gomma usata (se più o meno morbida). In ogni caso, sarà più difficile ritoccare il chiaroscuro in quei punti, quindi fai sempre attenzione a non scurire troppo fin dal principio.
Ricorda che sei sempre in tempo a ripassare la matita una volta in più, ma cancellare è più difficile.
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La bellezza e la natura sono di tutti e hanno il potere di farci sentire più liberi e in equilibrio.
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Sono Angela Ongaro, artista e insegnante di disegno di Gandino. Disegno e dipingo ciò che mi meraviglia per farti meravigliare insieme a me davanti alle bellezze della Natura.