Sei in un colorificio o su un e-commerce di articoli per belle arti, e vorresti metterti le mani nei capelli dallo sconforto. Tu volevi solo della carta per iniziare a dipingere con gli acquerelli, e invece hai scoperto che ci sono tantissimi album, miriadi di fogli e pure rotoli di carta!
Hanno tutti caratteristiche diverse, e non ti ci raccapezzi più dopo aver letto le specifiche dei primi dieci. A cosa dare più importanza?
Magari invece dipingi ad acquerello già da un po’, ma tutte quelle carte disponibili ti confondono e continui a cambiarle senza sapere cosa sia meglio, accumulando album su album. Ormai, tra blocchi, fogli e taccuini, non sai più dove mettere tutto il tuo materiale da pittura.
Spesso, scegliere la carta per dipingere non è proprio immediato. Anche perché a volte i commercianti stessi non riescono a dare consigli per il meglio: vuoi perché non conoscono a fondo tutti i loro prodotti (a volte capita), vuoi perché tu per primo non sai di preciso cosa vuoi.
E quindi, come scegliere la carta per i tuoi dipinti ad acquerello?
Prima di tutto devi rispondere a una domanda: a cosa ti serve?
La risposta è fondamentale, per sapere cosa usare o acquistare.
Dipende se ti occorre per realizzare degli schizzi, come diario di viaggio o per realizzare un quadro definitivo.
Dipende se vuoi che duri nel tempo, o se non ti importa.
Dipende il colore che ti interessa, e il formato più comodo per te. Ad esempio, lavorerai in studio o all’aperto?
Dipende se vuoi fare un dipinto dettagliato, oppure uno più gestuale, per cui ti servirà una grana differente.
Bisogna che tu sia consapevole di quello che vuoi realizzare con quella carta, o almeno averne un’idea. Già sapere se la utilizzerai per degli schizzi o per un dipinto definitivo cambia moltissimo!
Qui troverai alcuni dei principali elementi da considerare per la tua scelta.
Una caratteristica assolutamente necessaria di cui tenere conto è la grammatura della carta.
Solitamente viene indicata sugli album o sui rotoli di carta da acquerello come g/mq o g/m², e sta ad indicare quanto pesa per ogni metro quadrato. Per avere un esempio di riferimento, tieni presente che la carta per le fotocopie ha una grammatura di 90 g/mq.
La grammatura minima per una carta da acquerello è di 300 g/mq. Questo perché altrimenti la carta non sarà in grado di sostenere tutta l'acqua che si andrà a utilizzare durante la pittura.
Esistono anche carte con una grammatura inferiore (sui 200 g/mq), ma bisogna stare molto attenti a quanta acqua si aggiunge mentre si dipinge. Il rischio è che si vengano a formare delle ondulazioni che renderanno più difficile completare il dipinto, oppure che la superficie della carta si sfaldi e si rovini (soprattutto nel caso si insista a lavorare in un punto specifico).
Ci sono poi carte più spesse, che arrivano fino a 640 g/mq. Tendenzialmente tieni a mente che più il numero aumenta, più la carta è spessa e bella.
C’è però anche da considerare il peso specifico dei materiali utilizzati nell’impasto della carta e il trattamento che questa ha subìto durante la sua creazione (ad esempio, una diversa densità della pasta della carta, oppure la variazione di velocità del rullo che la trasporta, producono un foglio più o meno spesso).
Può essere, quindi, che alcune delle carte più pesanti non siano per forza le più spesse.
Tieni presente che lo spessore del foglio ha una sua importanza anche nel momento in cui andrai a incorniciare il dipinto. È utile avere un foglio più spesso, perché si sosterrà praticamente da solo, e avrai un rischio minore che nel tempo si creino delle fastidiose ondulazioni (che, toccando la superficie del vetro, possono portare poi a problemi di conservazione).
Possiamo scegliere tra diversi tipi di superficie della carta: liscia (fine), satinata, semi-ruvida, ruvida (grossa) e torchon.
Le carte satinata e liscia si ottengono con pressatura a caldo, mentre le ruvide e semi-ruvide con pressatura a freddo.
In cosa consiste questa pressatura?
Ad un certo punto del processo di produzione, l’impasto di cui è composta la carta viene fatto passare tra alcuni rulli. Se i rulli sono riscaldati, si otterrà una carta pressata a caldo; in caso contrario, si otterrà una carta pressata a freddo.
Tieni presente che alcune carte hanno una gran quantità di colla nel loro impasto: serve a rendere la carta meno permeabile, ma nello stesso tempo modifica anche il tempo di asciugatura dei colori, che possono impiegarne di più.
Altre carte contengono invece pochissima colla e tendono ad assorbire molto velocemente i colori.
Alcune carte di qualità superiore vengono collate come una volta, solo sulla superficie, dopo che il foglio è stato formato (ad esempio, le carte fatte a mano).
Esistono principalmente due bianchi nella carta: il suo colore naturale più caldo, e quello più bianco e freddo, che ha subìto un trattamento sbiancante. A seconda delle materie prime di partenza e delle varie marche, le sfumature di questi due bianchi possono variare.
Qui la scelta è da fare principalmente tra un effetto ottico più o meno forte (bianco più freddo o più caldo), e pensando alla conservazione del dipinto.
Per quanto riguarda la questione della conservazione, di cui accennavo prima, per ottenere il bianco più intenso e freddo la carta viene sbiancata durante il suo processo di realizzazione. A volte vengono usate sostanze che ne indeboliscono la struttura, come il cloro. Questo può portare a danni sul lungo periodo, poiché la carta è più debole dalla nascita.
Solitamente le ditte produttrici di carta da acquerello specificano in che modo è stato ottenuto quel bianco, se con l’aggiunta o meno di cloro.
Anzitutto si possono distinguere i fogli sciolti dagli album, dai taccuini e dai rotoli di carta.
Tieni presente che i fogli sciolti e i fogli ottenuti dai rotoli vanno poi fissati su una superficie rigida, prima di iniziare a dipingere, soprattutto con le grammature più leggere. In questo modo eviterai che la carta si imbarchi e si creino ondulazioni fastidiose.
Puoi utilizzare una tavoletta di legno un po’ più grande della misura del foglio, spessa circa 1 cm o poco più (così non si deformerà col passare del tempo e con la tensione esercitata dalla carta). Ti consiglio di utilizzare un multistrato in pioppo, è uno dei più inerti tra le varie essenze legnose; comunque non usare mai pino o abete, poiché c’è il rischio che col tempo rilascino della resina che andrà a macchiare i fogli di carta.
Di tutti questi formati esistono varie dimensioni, che possono cambiare anche a seconda della marca.
Ti lascio una tabella con i formati standard e una con i formati dei blocchi di carta della Fabriano Artistico come esempio:
Devi anche valutare se dipingereai all’aperto o in studio, perché questo può influire molto sulla scelta del formato della carta.
Infatti, se lavorerai principalmente all’aperto sarà più comodo utilizzare dei taccuini o degli album, piuttosto che fogli sciolti fissati a una tavoletta di legno.
Se invece dipingerai quasi sempre in studio (o comunque al chiuso, avendo a disposizione tavoli o cavalletti), probabilmente ti troverai meglio ad utilizzare fogli singoli ben fissati. Nulla vieta che tu possa utilizzare comunque album e taccuini in una stanza, soprattutto nel caso tu abbia poco spazio a disposizione.
C’è poi da considerare la composizione della carta.
Esistono carte composte da uno o da più elementi, ad esempio: 100% cotone, 50% cotone e 50% cellulosa, oppure 25% cotone e 75% cellulosa; esistono anche carte 100% cellulosa, o miste cellulosa-sintetico.
La cellulosa viene ricavata da varie fonti, alcune più pregiate di altre, ma l’importante è che sia senza lignina.
Tieni presente che su tutte le buone carte artistiche deve esserci la scritta “senza acidi” (o “acid free”). Il fatto che siano senza acidi è molto importante per evitare un domani la comparsa di macchie antiestetiche, e per una lunga durata della carta nel tempo.
Le differenze principali tra le varie composizioni della carta da acquerello stanno nel materiale di partenza (che ne influenza la durata nel tempo, oltre a quanti strati di colore puoi stendere senza che il tutto si rovini), nella resa pittorica finale e nel prezzo.
La carta più bella è senza dubbio la 100% cotone.
Questa carta ha un Ph neutro che porta a un minor rischio di ingiallimento nel tempo e anche ad una minore fragilità meccanica, data da un materiale di partenza più robusto degli altri.
Ogni marca ha varie linee di prodotto, quindi ci saranno carte più o meno belle all’interno dello stesso catalogo.
Avendo letto questo articolo, ora dovresti riuscire a individuare quella che fa per te.
Tieni conto anche del prezzo: tendenzialmente a prezzo inferiore, corrisponde qualità inferiore.
Poniti sempre delle domande, prima di acquistare della carta da acquerello. Soprattutto questa: per cosa la userai?
Ricorda che la carta migliore per te, può essere la peggiore per me.
Devi sapere per cosa la userai, e poi provarla più volte. Solo con la pratica e l’esperienza capirai quali sono le caratteristiche più importanti per te.
I colorifici e i negozi di belle arti a volte non sanno tutte le specifiche tecniche. Puoi richiedere le schede tecniche del prodotto, se non trovi le diciture sull’album o sul foglio, altrimenti cercale online (ad esempio: nome-prodotto-marca-scheda tecnica). Di solito le trovi in formato pdf, disponibili alla consultazione.
Ti lascio con un suggerimento dato dalla mia esperienza: puoi seguirlo, oppure no.
Al momento, la carta migliore che ho trovato per i dipinti definitivi è la Fabriano Artistico satinata, 100% cotone, traditional white, 300g/mq.
Se ora hai scelto la carta con cui farai i tuoi prossimi dipinti, ti va di provarla con il nuovo percorso di disegno e pittura online che sto preparando per te? Arriverà a inizio 2024.
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Sono Angela Ongaro, artista e insegnante di disegno di Gandino. Disegno e dipingo ciò che mi meraviglia per farti meravigliare insieme a me davanti alle bellezze della Natura.