Magari anche tu, come me, ami moltissimo gli animali con la pelliccia (felini e cavalli sono tra i miei preferiti!) e vorresti riuscire a rendere la loro bellezza nei tuoi disegni.
Se già te la cavi con il disegno lineare e le proporzioni, direi che è il momento di concentrarti su quello che può aiutarti a dare ancora di più l’idea che i tuoi animali disegnati sembrino vivi: il chiaroscuro e i dettagli della pelliccia.
La prima cosa da fare è individuare le zone di luce e quelle di ombra. Questo è molto importante perché nel chiaroscuro a matita i punti di massima luce sono dati dal bianco della carta.
Quindi se andassi a scurire, anche solo di poco, una zona che dovrebbe essere di luce massima, non riusciresti più a recuperarla in un secondo momento. Questo perché si può cancellare finché si vuole, ma il bianco luminoso della carta intonsa non è lo stesso della carta dopo che è stato cancellato uno strato di matita, seppur leggero.
Mantenere i punti di luce è molto importante per riuscire a disegnare una pelliccia che sembri vera.
Traccia quindi delle sottili linee leggere come promemoria della posizione di luci e ombre.
Una volta individuate le zone di luce e ombra, ti consiglio di iniziare a lavorare al chiaroscuro partendo dai toni più scuri. In questo modo avrai un maggior controllo del disegno.
Inizia con una matita HB e riempi pian piano tutta l’area dell’ombra, lentamente e senza calcare, altrimenti resteranno dei segni troppo evidenti che stoneranno col disegno.
Cerca anche di chiudere tutti i puntini bianchi che potrebbero rimanere, evidenziati dalla grana della carta. In questo modo otterrai dei toni di grigio più scuri.
Una volta finito di riempire l’area dell’ombra con la HB, ripassala allo stesso modo con la matita 2B. In questo modo, quando andrai a lavorare sui mezzi toni non rischierai di perdere la tua zona di massimo scuro.
Prendi poi la matita 4B e fai uno strato di grafite sempre sulla tua area d’ombra. Poi recupera la 2B e ripassa i mezzi toni. Man mano che la gradazione della matita cresce, l’area del foglio su cui la usi si ridurrà: altrimenti otterresti soltanto un disegno più scuro, e non tridimensionale. Immagina gli strati di matita come una torta matrimoniale di quelle multistrato: il concetto visivo è lo stesso.
Se si tratta di un disegno con ombre piuttosto scure, puoi utilizzare anche la matita 6B: ripassa l’area di ombra e poi recupera la 4B per ritoccare alcuni dei mezzi toni che potrebbero averne bisogno.
Come ultima cosa, prendi di nuovo la matita HB e passa a lavorare sulle zone in luce: potrebbero aver bisogno di qualche ritocco, ma ricorda di mantenere delle aree di carta intoccata dalla matita per aumentare l’effetto di tridimensionalità.
Dopo aver realizzato il chiaroscuro di base, è il momento di aggiungere i dettagli del pelo, così che sembri davvero reale.
In questo passaggio è importantissimo affilare bene e spesso la punta della matita.
Traccia una serie di tratti brevi e leggermente curvi, per dare l’impressione del pelo. Riempi in questo modo quasi tutto il tuo disegno: le uniche zone dove non dovrai tracciarli sono quelle di massima luce.
A seconda della zona dove andrai a tracciare il pelo, potresti dover cambiare gradazione di grafite, per fare in modo che sia visibile sulla base già fatta.
Ti va di provare?
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La bellezza e la natura sono di tutti e hanno il potere di farci sentire più liberi e in equilibrio.
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Sono Angela Ongaro, artista e insegnante di disegno di Gandino. Disegno e dipingo ciò che mi meraviglia per farti meravigliare insieme a me davanti alle bellezze della Natura.