Come moltissimi altri oggetti a cui teniamo, anche i disegni su carta hanno bisogno di qualche attenzione per poter durare più a lungo nel tempo.
Non sto parlando del restauro, che dovrebbe essere il più possibile un intervento straordinario, bensì della conservazione, che potremmo paragonare alla manutenzione ordinaria.
Spesso, dedicando un po’ di attenzione alla conservazione di un disegno, è possibile evitare quasi del tutto l’intervento di restauro (più costoso e, a volte, più invasivo) o comunque si può fare in modo che il disegno non si rovini irrimediabilmente.
Molte volte si pensa che la conservazione di un disegno riguardi principalmente la tecnica con cui è stato realizzato (matita, matite colorate o pastello), per far sì che la bellezza dell’immagine raffigurata rimanga intatta. In realtà, tutti i componenti dell’opera sono importanti per la conservazione. Quello più importante, senza il quale un disegno non potrebbe attraversare gli anni e i secoli, è il supporto. Nel nostro caso, la carta.
Solitamente i disegni realizzati su carta o cartoncini vengono conservati in due modi: incorniciati, o chiusi in scatole e cartellette realizzate apposta.
Ecco un paio di consigli utili a seconda del metodo utilizzato per conservarli:
Ogni tanto i disegni andrebbero tolti dalle scatole o dalle cartellette dove sono conservati e bisognerebbe arieggiarli, in modo che non restino troppo a lungo in un ambiente (in questo caso la scatola) con condizioni di umidità e temperatura stabili. Una situazione di questo tipo, infatti, potrebbe favorire il proliferare di microrganismi e insetti, che andrebbero a danneggiare la carta del disegno in vario modo.
Ogni dieci anni circa sarebbe buona abitudine smontare il disegno incorniciato, pulire legno e vetro della cornice, e sostituire i pannelli di fondo. Questa accortezza è abbastanza importante, perché tutti i materiali invecchiano e le loro caratteristiche principali vengono meno col passare del tempo (ad esempio, sostegno, protezione da agenti esterni, ecc.).
Quelli che seguono sono alcuni consigli generali, che si basano sulle reazioni che la carta ha nei confronti dei cambiamenti di luce, umidità e temperatura. Sono validi sia nel caso in cui l’opera sia stata riposta in una cartelletta, sia che sia stata incorniciata.
È molto importante evitare accumuli di polvere sulla carta, perché oltre a “sporcare” causa gravi danni chimici e biologici.
Infatti, la polvere si comporta un po’ come una spugna: assorbe tutto ciò che incontra nell’aria, anche sostanze dannose per la carta, concentrandole nelle zone dove si è depositata in maggior quantità. Questo porta a un degrado più forte, laddove la polvere è presente.
Inoltre fornisce cibo a insetti e microrganismi vari, che attaccheranno quindi la carta, rovinando anche il disegno a cui fa da supporto.
Per questo i modi migliori per conservare i disegni realizzati su carta sono le cornici (con vetro) o le cartellette, perché limitano fortemente l’accumulo di polvere sulla superficie della carta.
L’esposizione costante alla luce diretta del sole può causare danni alla carta.
Per contrastarla, l’ideale sarebbe avere delle tende alle finestre, oppure tenere l’opera in una zona che non riceva luce diretta. Il rischio principale è quello di ritrovarsi delle macchie gialle sul disegno, che si vengono a creare a causa della foto-ossidazione della carta.
Di solito, con temperature sopra i 18°C si favoriscono i metabolismi di insetti e microrganismi già presenti. Nel caso di disegni incorniciati, una buona spolveratura settimanale ridurrà di molto la loro presenza. Per i disegni conservati in cartelletta, può essere fatta un poco più di rado.
La cosa più importante è non avere forti sbalzi termici nell’arco di poche ore o di pochi giorni (ad esempio, accendendo un camino o una stufa per una giornata, quando la stanza è rimasta fredda per mesi). Meglio un cambiamento graduale sul lungo periodo (mensile e/o stagionale), per consentire un assestamento meno traumatico dei materiali.
Questo perché tutti i materiali si adattano alle condizioni esterne. Se queste ultime cambiano rapidamente, i materiali cercano di adattarsi il più velocemente possibile, a volte dando origine a danni fisici (come ad esempio degli strappi, nel caso della carta).
È importantissimo, a questo proposito, non appendere opere d’arte sopra caloriferi e/o camini che vengono accesi durante la stagione invernale. Si vengono infatti a creare degli sbalzi di temperatura molto forti nell’arco di poche ore, e questo porta a uno stress intenso dei materiali, oltre che ad un loro degrado molto più rapido.
La carta è altamente igroscopica, cioè assorbe velocemente il contenuto d’acqua o di umidità di un ambiente.
C’è quindi una stretta relazione tra contenuto d’acqua interno della carta e l’umidità presente nella stanza dov’è posto il disegno. Più la carta contiene acqua (8-10%), più è probabile che si sviluppino microrganismi, soprattutto se la temperatura supera i 18°C.
Anche in questo caso, l’importante è non avere dei forti sbalzi di umidità nell’arco di poche ore o pochi giorni: meglio un cambiamento graduale sul lungo periodo (mensile e/o stagionale), per consentire un assestamento meno traumatico dei materiali.
È molto importante tenere regolata l’umidità degli ambienti al di sotto del 60% con un deumidificatore.
Per fare questo all’interno delle case, basterebbe regolare la temperatura del riscaldamento in modo che non si alzi troppo in poco tempo, arieggiare le stanze e utilizzare un deumidificatore (un ambiente sano per le opere su carta, è tendenzialmente un ambiente sano anche per noi. Giusto per fare un esempio: troppa umidità non fa bene al nostro fisico e, se aggiungiamo anche una certa quantità di polvere, possiamo sviluppare allergie).
Generalmente, una buona condizione di umidità e temperatura sarebbe: umidità relativa tra 45 e 65% (senza forti sbalzi), e temperatura tra 16 e 20°C.
Una piccola accortezza che si può avere, dopo aver fatto incorniciare il disegno, è quella di applicare dei feltrini dietro gli angoli della cornice.
Questo consente di mantenere una certa distanza tra il quadro e il muro. In questo modo, si limitano gli scambi diretti di umidità che possono esserci tra i due, a vantaggio del disegno (troppa umidità porta infatti a vari tipi di deterioramenti).
Queste sono alcune cose che bisogna considerare, se si desidera che il disegno che amiamo duri il più a lungo possibile.
La bellezza e la natura sono di tutti e hanno il potere di farci sentire più liberi e in equilibrio.
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Sono Angela Ongaro, artista e insegnante di disegno di Gandino. Disegno e dipingo ciò che mi meraviglia per farti meravigliare insieme a me davanti alle bellezze della Natura.